La risposta è MRT 503, cioè un dispositivo elettromedicale in grado di riequilibrare, disintossicare e rigenerare la matrice extracellulare. Questa apparecchiatura viene utilizzata in semplici sedute da 30 minuti, durante le quali il paziente è sottoposto a 3 azioni contemporanee e sinergiche:
- Suzione
Mediante un rullo, le scorie e gli altri residui presenti negli starti profondi della matrice vengono aspirati fino in superficie, dove il sistema linfatico provvede alla loro eliminazione. Inoltre traggono benefici anche il sistema immunitario e gli scambi capillari, con conseguente miglioramento del processo di rigenerazione dei tessuti. - Biorisonanza endogena
Grazie ad un elettrodo aspirante vengono prelevate le “informazioni frequenziali” dal sangue del paziente carico di tossine; queste sono poi ritrasmesse all’organismo con segno invertito in modo da annullarne l’effetto e ristabilire una condizione di normalità. Questo trattamento è eseguito normalmente sulla schiena, ma è in grado di raggiungere tutti gli organi interni. - Induzione di corrente continua
Il tessuto viene stimolato con una piccolissima corrente a flusso costante, talmente debole da non essere avvertibile dal paziente; in questo modo si contrasta l’acidosi che caratterizza i tessuti patologici, per farli tornare alla loro fisiologica alcalinità. Migliora così anche il metabolismo.
Riassumendo, sottoporsi ad un trattamento con MRT 503 garantisce:
- La riattivazione del metabolismo.
- La stimolazione della rigenerazione cellulare.
- La disintossicazione periodica/stagionale (non definitiva, purtroppo) dell’organismo.
- Il ripristino delle difese immunitarie.
- Un drenaggio generale.
Tutti questi benefici non possono certo passare inosservati.